Moncler continuerà a crescere nel 2014 e porterà avanti la strategia di internazionalizzazione. L’amministratore delegato del gruppo, Remo Ruffini, ha anticipato a Radiocor che l’andamento dell’azienda nel secondo trimestre è in linea con gli obiettivi e le attese del mercato. Il manager ha puntualizzato anche che le vendite negli Stati Uniti e in Giappone stanno andando bene e che l’Europa “sta tenendo”. “Il fatto che in Europa siano in calo i viaggiatori russi interessati a capi d’abbigliamento non sta avendo un forte impatto sui ricavi”, ha aggiunto il manager.
Intanto, il gruppo sta studiando un’eventuale brand extension, pur rimanendo fedele al marchio legato al piumino, e Ruffini non esclude possibili acquisizioni di siti produttivi per la maglieria. “Per rafforzarci nella maglieria – ha dichiarato – siamo pronti ad acquisizioni, ma per adesso non abbiamo trovato niente. Vorremmo acquisire un maglificio – ha precisato – stiamo cercando un’azienda di produzione non nuovi marchi”.
Ruffini ha poi sottolineato che l’uscita del fondo americano Carlyle era attesa, in coerenza con la vita media degli investimenti di un fondo. La settimana scorsa Carlyle ha venduto la sua quota del 7,1% in Moncler. Quotata nel dicembre scorso a 10,20 euro, Moncler ha aperto questa mattina a 12,05 euro, ma la performance da inizio 2014 è calata del 23 per cento.