Salvatore Ferragamo si prepara ad alzare i prezzi dei propri prodotti in Europa e a Hong Kong. Il CEO Michele Norsa, in un’intervista a Bloomberg, ha sottolineato infatti che il differenziale dei prezzi con quelli praticati in Cina è troppo alto. “La Cina rimarrà la migliore opportunità per il mercato del lusso anche nei prossimi anni e sarà anche il mercato centrale per Ferragamo in Asia”, ha continuato Norsa. Già lo scorso anno il CEO aveva confermato l’intenzione del gruppo di incrementare i prezzi in Europa di un valore ‘low-single digit’, seguendo le orme di altri marchi del lusso come Prada e Louis Vuitton.
Segnali di forza, dunque, da parte di Ferragamo. Il gruppo, in questo modo, cerca di arginare l’effetto “travaso” dei turisti che vengono in Europa per pagare prezzi più bassi. In Cina, i prezzi dei beni di lusso sono, in media, più cari del 20% che in Europa a causa delle tasse e delle politiche di listino delle griffe. Inoltre, i cinesi, grazie al servizio del tax free in Europa, possono arrivare a risparmiare fino al 30 per cento.
L’area Asia Pacifico si riconferma il primo mercato in termini di ricavi per il Gruppo, in crescita del 6% nel primo trimestre (chiuso il 31 marzo 2014), grazie anche al contributo dei negozi diretti in Cina, che hanno registrato nel corso dei primi tre mesi dell’anno un incremento delle vendite superiore al 10%. Il gruppo quest’anno per aumentare la sua penetrazione nel territorio ha aperto 4 nuovi negozi nel Paese portando il numero totale dei negozi in Cina a 80.