Passano i tempi e le mode, ma lui rimane un’inossidabile icona di eleganza. Merito della sua aria sorniona, della sua gentilezza da anti-macho e della leggerezza con cui ha saputo prendere le distanze da tutto. Anche dallo specchio che, se male amministrato, trasforma chi è dedito alla cura di sé in un insostenibile “poseur” da caricatura. Marcello Mastroianni si conferma, oggi più che mai, un carismatico modello da emulare. Non a caso, un suo primo piano è stato scelto per il poster dell’ultima edizione del Festival di Cannes. Il ritratto risale ai tempi di “Otto e mezzo”, il cult-movie di Federico Fellini dove l’attore indossa un abito nero a due bottoni con la camicia bianca e la cravatta sottile. Un completo classico, quasi un archetipo del vestire maschile, che Mastroianni ha saputo personalizzare con la sua inconfondibile nonchalance.
Ed è proprio la naturalezza la più seducente espressione dell’“Italian attitude”, incarnata – solo per fare qualche nome – da outsider come Luchino Visconti, Curzio Malaparte, Gianni Agnelli, Emilio Pucci, Vittorio De Sica, Giorgio Armani, Renzo Piano, Giulio Cappellini e Lapo Elkann. Ci piace pensare che questo plus distintivo sia l’ideale antidoto contro il cacofonico esibizionismo delle fashion-victim, e il miglior alleato del nostrano bel vestire.
Marcello, salvaci tu!