Da quella centrale termoelettrica decollò Algie, il gigantesco maiale rosa che se ne andò a spasso per i cieli di Londra. Prima di essere riacciuffato e riportato tra le ciminiere. La storia è impressa sulla copertina dell’album Animals dei Pink Floyd, del 1977, storia che ha colorato per sempre (di rosa) l’anima della Battersea Power Station. Quando Algie, che era pieno di elio e per errore durante il servizio fotografico della band (chiaro riferimento a ‘Pigs on the Wing’, ‘Porci in volo’, la canzone che apre e chiude l’album) si staccò dall’ancoraggio che lo bloccava, l’impianto si avviava al declino. Negli anni Cinquanta, le quattro ciminiere alte oltre cento metri generavano un quinto dell’energia di tutta Londra. Poi, dal 1983, è stato abbandonato. Oggi, dopo trent’anni, quel che ne rimane è uno smisurato relitto, fatto di muri pericolanti che fanno la guardia alla riva sud del grande fiume.
Adesso, l’edificio si prepara a rinascere. Cercando di replicare quanto avvenuto con la ‘sorella’, l’altro mega impianto termoelettrico londinese che, dal 1995 al 2000, venne rivoluzionata e riconvertita nel Tate Modern, uno dei musei più visitati al mondo. Nello spazio che per decenni è rimasto terra di nessuno, landa desolata nel quartiere di Bankside, prenderà dunque forma un progetto di riconversione (l’ennesimo di una lunga serie, mai andati a buon fine) per un investimento miliardario da parte del consorzio malese che nel 2012 l’ha salvata.
Ci vorranno dieci anni per arrivare al lieto fine. Da qui fino al 2024, infatti, verranno costruite case, due stazioni della metropolitana, uffici, hotel, cinema, negozi, ristoranti e un polmone verde di due ettari. A entrare nel grande atrio non saranno più gli operai pronti a far partire la ‘macchina’, e nemmeno i vecchi fan dei Pink Floyd, ma una comunità che ha voglia di fare shopping e divertirsi. Inoltre, le due ex fabbriche consanguinee che non si parlavano da anni si ricongiungeranno, con un traghetto che farà la spola, su e giù tra Battersea e Bankside.
Infine, attraverso le ciminiere (che verranno demolite e poi ricostruite) non passerà più il vapore che qualche decennio fa incombeva sulle teste dei londinesi, ma funzioneranno ascensori per portare i visitatori in cima all’edificio, per ammirare tutta la città dall’alto. E chissà che, guardando bene, non scorgeranno un maialino volante.