Qualcosa è cambiato. I primi ad accorgersene sono stati gli abitanti dell’ex zona popolare a nord-est di Milano: nella piccola via Thaon de Revel, da circa un anno, il silenzio non è più quello di una volta. Il ragazzo dell’edicola all’angolo racconta di personaggi particolari che hanno trasformato i bar storici in luoghi simili ai locali americani dei film on the road. E colorato i negozi di abbigliamento di un sapore vintage. La trasformazione è in atto: in strada “abitano” soggetti col giubbino di pelle, barba lunga (ma curatissima) e casco al braccio. Fanno shopping, bevono qualcosa, si intrattengono a discutere di cilindri e cromature, poi fuggono via lasciando nell’aria solo l’odore della benzina.
Che il quartiere Isola, in giro di un decennio, avesse cambiato pelle trasformandosi pian piano in uno dei luoghi più cool di Milano, era cosa nota. Ma che ospitasse il primo “motoquartiere d’Europa” è qualcosa di nuovo, un’accelerazione che ne fa un riferimento del lifestyle a due ruote. È, a dirla meglio, un caso un po’ anomalo di quartiere nel quartiere dove, in poco più di 300 metri di strada, si apre un mondo, quello che viene definito l’Eldorado dei centauri.
Nella genesi c’è un pizzico di deus. La storia riconduce alla passione di Dario Mastroianni, classe 1968, cresciuto sulle due ruote all’Isola, che in pochi anni ha rimesso letteralmente “in moto” l’economia del quartiere. “Tutto è iniziato 5 anni fa – racconta Dario – quando abbiamo aperto Officine Mermaid, un negozio-officina capace di trasformare qualsiasi moto in un pezzo unico. In questo spazio, tra gli altri brand, vendevamo Deus ex Machina, marchio nato nel 2006 a Sidney, specializzato in moto customizzate dallo stile cafe racer, che abbiamo importato dall’Australia e che oggi si è conquistato un suo spazio dedicato all’interno del motoquartiere”.
Negli anni, il concetto di Officine Mermaid si è evoluto diventando quasi un marchio e così ha aperto anche un Cafè, una vera e propria club house all’angolo con via Arese, e uno store dedicato ad accessori e abbigliamento ubicato proprio di fronte alla storica officina.
Nel dna dei motociclisti, si sa, c’è la voglia di fare squadra e così, in breve tempo, c’è stato l’effetto domino di aperture di negozi. Tra i primi a credere nel progetto motoquartiere è stato Derio Pavoni che, nel 2010, ha spostato da via Caminadella al n°3 di via Thaon de Revel il suo KD Store, negozio dedicato al rider urbano che propone abbigliamento e accessori di marchi come Vanson, Stewart, Johnson Motors, Dukes Artisan, Rude Riders e Filson. Poi è arrivato, nel novembre 2012, Dennis KD House (sempre di proprietà di Pavoni), una sorta di diner americano dall’atmosfera fifties per chi vuole assaporare il vero brunch a stelle e strisce tra bagel, hamburger, sandwich e pancake. Qualche metro più in là, Claudio Calestani, artigiano dal cuore harleysta, ha inaugurato, nel novembre 2011, il suo secondo atelier a Milano (il primo è da 30 anni in corso Venezia, ma ne ha uno anche a Tokyo). Non è difficile, passando dalle sue vetrine, scorgerlo in compagnia della moglie Otti e del loro bassotto Gilda, mentre realizza e personalizza, rigorosamente a mano, monili e fibbie in argento 925 a cera persa, dal gusto dark rock unendole a pellami pregiati. Sul marciapiede opposto ci sono poi Eye Land, inaugurato quest’anno da Max Brunello, che oltre a customizzare occhiali da vista e da sole con l’obiettivo di far rinascere anche vecchie montature trasformandole in pezzi di design, vende brand esclusivi dell’eyewear come Oliver Peoples, Cutler&Gross, Tom Ford e Paul Smith. A fianco, il minuscolo Live in Vintage, negozietto che propone abbigliamento e accessori d’epoca, soprattutto anni 70 e 80.
“Un luogo simile al nostro motoquartiere – riprende Mastroianni – l’ho visto solo a Tokyo qualche anno fa, dove sono riuniti tutti i concessionari delle due ruote. Anche Berlino sta ampliando alle moto una zona prima dedicata solo alle auto”.
Quasi due anni fa, è stato inaugurato Blocco 3, uno spazio interno di quasi 2.000 mq al civico n°3 di via de Revel in cui convivono diverse attività. Qui, appunto, c’è la casa di Deus, come negozio e rivenditore, nonchè, primo in Europa, come ristorante e lounge bar (Deus Cafè). Nello stesso cortile, al primo piano, si affaccia anche il barber shop Bullfrog che, in partnership con Proraso, famoso marchio per la rasatura nato negli anni 40, offre per gli appassionati di vintage lifestyle e per i moderni hipster metropolitani, una rasatura all’italiana e una in stile internazionale. Sempre all’interno di Blocco 3, oltre a un teatro di 70 posti dove si organizzano eventi, ci sono i vestiti second hand di Retrò Vintage dei fratelli Francesco e Giuseppe Esposito, il cui store è diretto da Vincenzo Lombardo.
Al civico 9, dalla sinergia tra Angelo Colussi, fondatore dello storico studio di tatuaggi Quetzal Tattoo, e Alice Giavazzi, designer del marchio di ceramiche vintage Ageless, ha aperto a giugno 2013 il Lady Quetzal Tattoo. Stesso civico per la veneta Di Ferro che forgia motociclette custom grazie all’estro di Marco Lugato, ex-pilota, designer e fabbro di moto in edizione limitata.
“Penso che in futuro il motoquartiere si allargherà a macchia d’olio – dice Mastrioanni – con l’apertura di altri negozi sempre in qualche modo legati al mondo delle due ruote”. Una previsione che prende a calci le speranze di quelli che, tra colpi di acceleratore e movida notturna, hanno perso il silenzio (e il sonno), dando il via alle proteste.
Il rombo dei motori, infatti, sta già iniziando a contagiare anche altre vie limitrofe. Nella vicina via Traù è appena sbarcato Millepercento, negozio specializzato in Moto Guzzi, e in via Pola ha aperto da qualche mese Berik che vende abbigliamento e accessori moto. Specializzato nel racing, Berik, che ha anche un factory outlet a Bologna, è sbarcato a Milano proponendo look più casual.
Le vie del motoquartiere sono anche teatro di numerosi eventi. In estate è previsto ad esempio il “Denim Boulevard”, un week end, dal 21 al 23 giugno, dedicato interamente al jeans, capo must have per i centauri, in occasione della settimana della moda uomo. All’interno della famosa Fonderia Napoleonica (anticamente luogo di produzione di campane e monumenti in bronzo e oggi museo dedicato alla storia dell’arte fusoria) che si trova in fondo alla via, oltre all’esposizione dei più importanti brand di jeanswear verrà allestita una mostra sul Denim “Unwashed”, curata dal collezionista e fondatore del marchio Blue Blanket Antonio Di Battista.