Punta a innalzare la propria immagine e a conquistare i mercati esteri OpsObjects, il marchio di gioielli e orologi fashion nato nel 2010 in seno alla società campana Diffusione Orologi. Nel 2013, Ops si è affermato come brand di lancette in Italia nella fascia sotto i 50 euro, con una quota di mercato del 30% (dati Gfk), oltre ad aver raggiunto e superato i 20 milioni di euro di fatturato, con un balzo del 43% sul 2012. E investito in un nuovo centro logistico di 5mila mq a Nola, non lontano dalla propria sede al Tarì di Marcianise (Caserta).
“La svolta è stata di cambiare completamente fascia di mercato rispetto a quella tradizionale di Diffusione Orologi – ha spiegato a Pambianconews Luca Giglio, fondatore di Ops e quarta generazione della famiglia proprietaria dell’azienda – rivolgendoci direttamente a una fascia ben precisa di consumatrici e introducendo per primi il policarbonato in gioielleria. Oggi la sfida è creare un universo di marca OpsObjects realizzando nuove linee di prodotti in co-branding, come gli occhiali da sole, che abbiamo realizzato con Quay e che saranno in vendita da fine mese, o le sneakers con Superga personalizzate con il nostro tema floreale”.
Il marchio, il cui giro d’affari è oggi per il 90% realizzato in Italia, ha stretto nuovi accordi distributivi all’estero, per Spagna, Francia, Regno Unito, mercati nordeuropei ma anche Stati Uniti e Canada, grazie alla partecipazione a Baselworld in aprile, per la prima volta con uno stand d’impatto nel padiglione principale. Nel mercato domestico, dove ha appena inaugurato degli shop-in-shop all’aeroporto di Milano Malpensa e in tre store Coin, il prossimo passo sarà l’apertura del primo flagship store a Milano, “dove siamo in trattativa avanzata – spiega Giglio – per una location in Corso Como. Vorremmo al massimo tre flagship, Milano, Napoli e forse Roma. Il format sarà quello dello stand a Basilea, con una bakery all’interno in cui vendere anche dolcetti come macaron e cupcake”.
Anche per quest’anno, l’obiettivo del marchio è una crescita, puntando sui cobranding, “ma a un tasso meno elevato del 2013 – spiega l’azienda – perché la strategia ora è di ridurre il numero dei punti vendita in maniera molto selettiva, scegliendo quelli più d’immagine e ampliando la profondità dell’offerta. L’idea è di scendere dai 3.200 attuali, tra gioiellerie tradizionali, catene e negozi di abbigliamento, a 2.500-2.700”.
Sul fronte della comunicazione, infine, Ops sarà sull’isola di Formentera tra luglio e agosto per promuovere il marchio, ma non dimentica il lato charity: ha infatti aperto una onlus aziendale per sostenere dei progetti a favore delle donne, dalla lotta alla violenza di genere alla prevenzione dei tumori con Lilt.