Ancora un trimestre negativo per Puma. Il gruppo tedesco dell’activewear controllato da Kering ha comunicato che nel Q1 chiuso lo scorso 31 marzo le vendite sono calate del 7% a 725,7 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Anche l’utile è stato colpito, a causa dei cambi volatili in diversi Paesi, su tutti la Russia, la Turchia, il Giappone e le Americhe. I profitti dell’azienda si sono attestati a 35,6 milioni di euro contro i 50,3 dello stesso periodo dell’esercizio precedente. Per categorie, soltanto le vendite degli accessori sono salite del 4%, mentre quelle del footwear e dell’abbigliamento sono rispettivamente cadute del 14 e del 4 per cento. Björn Gulden, CEO di Puma, ha commentato: “Sappiamo che per il riposizionamento di Puma occorrerà tempo, ma sono convinto che stiamo procedendo nella direzione giusta e che il 2014 potrà a buon diritto considerarsi l’anno della svolta”.