Il Tessuto della Memoria di Malìparmi, creato nel 2010 con l’idea di riutilizzare stampe e materiali delle collezioni passate, si intreccia durante la design week milanese con il Family Dress, un progetto nato nel 2007 come ‘arte relazionale’, ovvero con l’intento di creare un’opera che favorisse la relazione tra individui attraverso il ‘knitting’ e il fashion design.
Affidati agli studenti della Naba, la Nuova Accademia di Belle Arti Milano, i patch del marchio hanno quindi preso forma in un enorme abito costituito da più corpi uniti tra loro, indossabile in modo simultaneo da più persone, che sarà esposto al pubblico dall’8 al 13 aprile in uno spazio in via Tortona 31 insieme alla collezione Tessuto della Memoria P/E 2014, in vendita. Lo stesso spazio ospiterà un evento la sera del 10 aprile mentre nel negozio Malìparmi in via Solferino sarà proiettato un video del making of dell’opera d’arte.
“Il Family Dress – ha detto Annalisa Paresi, presidente di Malìparmi – rappresenta nel mondo dell’arte i nostri stessi valori: nomadismo come filosofia di vita, desiderio di raccogliere e unire stimoli di diverse provenienze, creare connessioni lavorando insieme per uno stesso progetto”. Anche il Family Dress sarà infatti ‘nomade’, e alla tappa del Salone ne seguiranno altre.