L’export italiano torna ad accelerare il passo e, dopo la performance stabile nel 2013 (-0,1%), si prepara a mettere a segno un balzo del 6,8% nel 2014. Questo il risultato del nuovo Rapporto Export di Sace, presentato ieri a Milano, in collaborazione con Borsa Italiana.
“Nel quadriennio 2014-2017 – si legge nel rapporto – il tasso di crescita medio dei beni di consumo sarà del 7,3 per cento. In particolare il mercato mondiale del lusso nel 2016 varrà 250 miliardi di dollari, +15,2% rispetto al 2013, con i ricavi che cresceranno più velocemente del Pil mondiale, a un tasso medio del 5% fino al 2015”.
“A fare la parte del leone – scrive Sace – saranno i prodotti absolute luxury, grazie alla crescita della classe media nei mercati emergenti. L’Italia saprà cogliere sempre di più queste nuove tendenze: il comparto della gioielleria registrerà un aumento del fatturato estero del 55% in sei anni, riuscendo a intercettare una quota sempre maggiore delle importazioni dei trenta Paesi che oggi assorbono il 45% dell’export italiano dell’industria”.
Le prospettive sono positive anche per il tessile e abbigliamento: +7% di media tra il 2014 e il 2017 (scarica la tabella 1 con i Paesi di destinazione e tabella 2 con Paesi di destinazione)
Questo settore, spiega l’analisi di Sace, sta mantenendo e riportando in Italia la subfornitura necessaria alle grandi aziende del sistema moda, a conferma dell’alta qualità riconosciuta alle produzioni italiane. Questo processo fa sì che i brand italiani, secondo la ricerca, abbiano un forte appeal sugli investitori internazionali.
Il mercato globale degli arredamenti, che nel 2012 valeva circa 350 miliardi di euro crescerà del 3,5% l’anno in media fino al 2016.
Per quanto riguarda gli altri settori, quelli con tassi di crescita maggiori, superiori all’8% medio annuo nel quadriennio, sul fronte delle esportazioni saranno alimentari, bevande e beni agricoli e apparecchiature hi-tech.