Alla fine, ha prevalso il più forte. Infatti, nella scalata iniziata lo scorso ottobre, ha vinto Men’s Wearhouse conquistando il retailer Jos A. Bank Clothiers Inc. L’operazione ha un valore di circa 1,8 miliardi dollari (circa 1,29 miliardi di euro), o 65 dollari per azione. Un valore, come riporta Reuters, del 56% in più rispetto al prezzo del titolo nel mese di ottobre prima della battaglia iniziata per la fusione.
Insieme, i due retailer avranno più di 1.700 negozi negli Stati Uniti e circa 23.000 dipendenti, e creano il quarto (dopo Macy’s, Kohl’s e J.C. Penney, come riportato da Wwd) rivenditore di abbigliamento maschile nel Paese, con un fatturato annuo aggregato di circa 3,5 miliardi dollari. “Siamo lieti di aver raggiunto questo accordo con Jos A. Bank, che crediamo porterà benefici sostanziali ai nostri rispettivi azionisti, dipendenti e clienti”, ha dichiarato Doug Ewert, presidente e CEO di Men’s Wearhouse. Robert Wildrick, presidente di Jos, ha sottolineato che l’accordo genererà “un enorme valore” per gli azionisti della società.