Salvatore Ferragamo chiude l’anno in positivo. Il consiglio di amministrazione della griffe italiana ha approvato il bilancio consolidato al 31 dicembre 2013, con ricavi a 1.258 milioni di euro, in incremento del 9% a tassi di cambio correnti (+7% nel quarto trimestre 2013), rispetto ai 1.153 milioni di euro registrati nei dodici mesi dell’esercizio 2012. A cambi costanti, la crescita è stata pari all’11% (+9% nel quarto trimestre 2013).
Tutte le aree geografiche, con la sola eccezione del Giappone (+1%), hanno registrato una crescita dei ricavi a doppia cifra, sia a cambi correnti che a cambi costanti: area Asia Pacifico +10% (37% del totale), Europa +13%, Nord America +12%, Centro e Sud America +15. A trainare i conti sono stati in particolare il canale wholesale e travel retail che ha registrato un aumento del 14% rispetto all’esercizio 2012, mentre il retail ha registrato un incremento del 9 per cento.
L’ebitda è in aumento del 14% a 260 milioni di euro (rispetto a 228 milioni di euro dell’analogo periodo 2012), con un’incidenza percentuale sui ricavi in crescita dal 19,8 al 20,7 per cento. Nel quarto trimestre, tuttavia, lo stesso valore è calato del 4%, passando da 71 milioni di euro (che erano in aumento del 39% rispetto al quarto trimestre 2011) a 68 milioni di euro. La diminuzione di 3 milioni di euro, spiega l’azienda in una nota, è dovuta “principalmente all’aumento delle spese di marketing e comunicazione (+6 milioni di euro rispetto al quarto trimestre 2013) a causa di una differente ripartizione trimestrale rispetto all’esercizio precedente”. L’incidenza percentuale sui ricavi è passata dal 18% del quarto trimestre 2011, al 22,3% nel quarto trimestre 2012 e a 19,9% nel quarto trimestre 2013.
Segno più anche per l’utile netto, con un aumento a doppia cifra del 28% a 160 milioni di euro rispetto ai 125 milioni dell’esercizio 2012 (inclusivo del risultato di terzi per 10 milioni di euro). L’utile netto del gruppo risulta pertanto 150 milioni di euro rispetto ai 106 milioni dell’esercizio 2012, segnando un incremento del 43 per cento.