Il gruppo del lusso Kering, proprietario tra gli altri di Gucci, Yves Saint Laurent e Bottega Veneta, ha chiuso l’esercizio 2013 con un forte calo dell’utile (- 95.2%), appesantito da oneri di ristrutturazione in particolare della società di vendite per corrispondenza La Redoute e della controllata Puma.
Nel complesso, l’utile netto di Kering nel 2013 è crollato a 50 milioni di euro da 1,048 miliardi dell’anno precedente, mentre l’utile operativo ricorrente è sceso del 2,3% a 1,75 miliardi di euro, in linea con le attese del mercato che avevano previsto un utile di 1,2 miliardi. “Siamo fiduciosi che nel 2014 ci sarà un aumento dell’utile operativo ricorrente e dei ricavi”, ha commentato il presidente e CEO di Kering François-Henri Pinault.
La divisione Lusso, che è aumentata del 4,2%, ha visto un rallentamento del marchio Gucci (-2,1%). Yves Saint Laurent è diventato il brand a più rapida crescita di Kering, con ricavi in accelerazione del 36% solo nel quarto trimestre e del 17,8% complessivamente nel 2013. Bottega Veneta è cresciuta rispettivamente del 6,2% nel quarto trimestre e nell’anno del 7,5% superando per la prima volta il miliardo di euro di fatturato.
Kering, che questa mattina cede il 3,4% sul listino di Parigi, ha confermato un dividendo a 3,75 euro per azione mentre il consensus aveva previsto un aumento a 4,10 euro per azione.