Hermès non delude le attese del mercato e mette a segno un 2013 in crescita nonostante l’effetto sfavorevole del cambio, soprattutto in Giappone. La griffe ha registrato un segno negativo nella pelletteria e selleria (che valgono metà fatturato), ma ha registrato una buona performance nella moda e un boom nei profumi.
Il marchio francese del lusso ha chiuso lo scorso esercizio con un record di vendite a 3,75 miliardi di euro, in aumento del 7,8% rispetto allo scorso anno. Il gruppo, inoltre, ha annunciato che il suo margine operativo – che verrà comunicato il 30 marzo – dovrebbe essere “leggermente superiore” al massimo raggiunto nel 2012, quando era era del 32,1 per cento.
L’incremento delle vendite ha riguardato anche il quarto trimestre, in cui il giro d’affari registrato è stato di 1,09 miliardi, in incremento del 4,6% rispetto allo stesso periodo del 2012. I ricavi hanno registrato un incremento in Europa (+9,7%), in America (+3,3%) e nell’Asia-Pacific dove, a eccezione del Giappone, le vendite sono balzate del 10,7 per cento. Il segno meno ha riguardato solo il Paese del Sol Levante, in caduta libera del 18,3 per cento.
Per quanto riguarda le categorie di prodotto, appunto, la pelletteria e la selleria – che insieme pesano per la metà del fatturato globale del gruppo – hanno perso lo 0,3 per cento e gli orologi ben il 4,6 per cento. Crescono invece il ready-to-wear e gli accessori moda (+6,1%), i prodotti in seta e in tessuto (+3,3%) e i profumi (+13,9 per cento).