Estée Lauder ha sofferto un rallentamento nei mercati asiatici (-6,5%) negli ultimi tre mesi del 2013 che hanno costretto il gruppo a tagliare la parte alta della forchetta delle previsioni dei ricavi per l’intero anno fiscale, precedentemente fissate al +6-7% e ora limate di un punto percentuale. Resta però invariato l’outlook sugli utili. Per l’intero anno fiscale, Freda si aspetta debolezza in alcuni mercati chiave come Europa, Corea del Sud, Cina e Hong Kong. Anche l’espansione negli Stati Uniti subirà una frenare.
In termini di trimestre, lo scorso ottobre Estée Lauder aveva stimato una crescita trimestrale tra il 3 e il 5 per cento. Il gruppo statunitense, invece, ha chiuso lo scorso 31 dicembre il second quarter con ricavi in crescita del 2,9% a 3 miliardi di dollari (circa 2,2 miliardi di euro). L’utile lordo è aumentato di pari passo portandosi a 2,4 miliardi di dollari (circa 1,7 miliardi di euro), mentre l’utile operativo si è mantenuto nell’intorno dei 656 milioni di dollari (circa 485 milioni di euro). L’utile netto del gruppo è invece diminuito passando da 447,5 a 432,5 milioni di dollari. “Le vendite dei tre mesi sono state in linea con le attese. Fattori importanti nel periodo sono stati i risultati negli Stati Uniti e in Gran Bretagna, i brand luxury e makeup artist e i canali di vendita online e travel”, ha dichiarato il presidente e CEO Fabrizio Freda.
Per il trimestre in corso (il terzo) il colosso della cosmetica si aspetta un fatturato in aumento del 10-11% a basi valutarie costanti rispetto ad attese del mercato per un +9 per cento. Il titolo ha segnato ieri, 5 febbraio, un calo del 5% sul listino di NY a 65,36 dollari.