Per i francesi profumarsi “non è una necessità”. Infatti, secondo i dati Npd Group pubblicati dalla Federazione francese della profumeria selettiva (Ffps) i consumi interni hanno registrato un calo dell’-1,5% a 2,9 miliardi di euro. “In un contesto in cui il consumo è sceso durante tutto l’anno, il nostro mercato ha retto ancora bene. Ma dobbiamo trarre insegnamenti per il futuro perché i nostri prodotti non sono necessità, ma piuttosto una questione di scelta da parte dei nostri clienti”, ha detto William Koeberle, presidente Ffps.
Il mercato dei profumi, comunque, nel periodo natalizio ha dimostrato ancora una volta il suo appeal anche se i clienti hanno preferito, come riporta lo studio, i formati più piccoli, che hanno avuto un effetto leggermente negativo sulle vendite (- 2% rispetto all’anno precedente). Anche il settore make up e quello della cura della pelle sono calati rispettivamente dello 0,7% e dell’1,7% nel 2013 dopo un ottimo 2012.
Le catene che rappresentano il 76% delle vendite nel mercato, hanno chiuso il 2013 con un fatturato stabile (+0,5% in valore) e un aumento di 59 punti vendita.