H&M chiude in crescita il quarto trimestre del 2013 (dal primo settembre al 30 novembre), ma senza exploit. Il colosso svedese del fast fashion ha registrato un aumento del 13% delle vendite grazie alla buona performance della collezione autunno/inverno. Tuttavia, le vendite a unità comparabili sono aumentate del 3%. IVA esclusa, i ricavi sono stati di 36,5 miliardi di corone svedesi (pari a circa 4,1 miliardi di euro), contro i 32,5 dello stesso periodo dell’anno precedente. Segno più anche per l’utile lordo, che è aumentato dell’11% a 22,2 miliardi, rispetto ai 20 del 2012.
I risultati degli ultimi tre mesi si riflettono anche sull’intero anno (dal primo dicembre al 30 novembre). Le vendite del gruppo, IVA inclusa, sono aumentate in valute locali del 9% durante l’anno, mentre le vendite in unità comparabili sono rimaste invariate. IVA esclusa i ricavi sono stati di 128,6 miliardi di corone svedesi. L’utile lordo è stato pari a 76 miliardi, in aumento del 6% contro i 71,9 del 2012.
Dall’azienda si dicono soddisfatti, perché i risultati sono considerati “positivi” a fronte degli investimenti affrontati nel corso dell’anno, in particolare quelli nel nuovo marchio & Other Stories, che ha avuto “una buona risposta da parte del pubblico” e dall’estensione della linea sportiva di H&M, lanciata lo scorso gennaio. Un’altra area in cui il gruppo sta investendo è quella delle vendite online, in particolare con il lancio dello store virtuale negli Stati Uniti, lo scorso agosto, mentre nel 2014 sarà la volta della Francia.
Per quanto riguarda i risultati per area geografica, i mercati di riferimento sono stati la Cina e gli Stati Uniti, ma in futuro si intravedono possibilità di espansione in Russia, Germania, Italia e Polonia. Nel corso della mattinata, in seguito alla diffusione dei risultati del colosso, il titolo del gruppo è sceso anche del 3,5 per cento.