Il mercato del lusso crescerà, grazie a un consumatore più consapevole. Secondo la ricerca ‘True Luxury Global Consumer Insight’ presentata da Fondazione Altagamma, i 380 milioni di consumatori del lusso che spendono oggi circa 730 miliardi di euro, diventeranno 440 milioni nel 2020, con una spesa complessiva che raggiungerà gli 880 miliardi di euro. Di questi, 32 milioni sono i cosiddetti consumatori ‘core’ (con una spesa media annua di circa 10mila euro) che rappresentano circa il 40% del mercato totale, mentre i restanti sono quelli aspirazionali (con una spesa fino ai 2mila euro all’anno). I Paesi maggiormente coinvolti saranno gli Stati Uniti, che si confermano un’area importante per il comparto, seguiti da Cina (che vedrà 15 milioni di nuovi compratori), Europa e Middle East.
Questo aumento, però, sarà diverso rispetto a quello della decade scorsa, come spiegato oggi durante il convegno Altagamma Consumer and Retail Insight. Se in passato il retail è stato il motore determinante, ora la crescita sarà organica, cioè a parità di negozi. Il compratore sarà infatti più consapevole, più vicino ai valori intrinseci dei prodotti e attento alla loro provenienza, anche perchè è informato e sempre immerso nel mercato digitale, dal quale trae le informazioni che gli servono per fare le proprie scelte.
Nei mercati tradizionali, Usa, UE e Giappone, inoltre, il settore dovrà essere molto attento a quei compratori cosiddetti ‘disaffezionati’, e cioè quel 1 milione circa che prevede di ridurre drasticamente la propria spesa nel lusso in futuro (soprattutto italiani, francesi, giapponesi e statunitensi). Per questo bisognerà puntare, tra le altre cose, sui valori intrinseci del prodotto e sul made in Italy come elemento irrinunciabile, come ha sottolineato il presidente di Fondazione Altagamma Andrea Illy: “L’Italia è la patria della bellezza – ha detto – e in virtù di questo abbiamo chiesto al governo di creare una partnership pubblico/privato per supportare le esportazioni, che vanno sostenute perché rappresentano l’unica formula per la ripresa”.
Infine, è necessario rivedere la formula del monomarca, che continua a ricoprire un ruolo centrale. Nei Paesi maturi sono infatti più apprezzati i punti vendita specializzati in location esclusive, che offrono una esperienza di acquisto intima, mentre nelle economie emergenti vengono prediletti i grandi flagship store nei quali l’esperienza digitale e virtuale si fonde con quella fisica.