I saldi invernali portano segnali di una timida ripresa per le boutique multimarca italiane, anche se la concorrenza delle ‘vendite speciali’ del periodo prenatalizio si fa sentire. Il timore, per i negozianti, era che i consumatori, a causa della perdurante instabilità economica italiana e della possibilità di fare acquisti scontati online e in alcune boutique, anche monobrand, già da ottobre, non mettessero mano al portafogli dopo l’inizio ufficiale dei saldi previsto per legge il 5 gennaio. “Eravamo preoccupati – dice a Pambianconews Tiziano Cereda del gruppo Biffi Boutique a Milano – perché diversi colleghi hanno fatto ‘vendite speciali’ anticipate mentre noi siamo stati rigidi, cominciando i saldi (limitati al -40 -50%) dal 5 gennaio e per sole due settimane. Invece le vendite sono andate bene, a conferma che l’appeal del negoziante di fiducia è ancora importante per i consumatori”.
Si ritiene soddisfatto anche Marzio Torcianti, managing director dei multibrand Coltorti di Ancona, Jesi, Macerata, San Benedetto del Tronto e Miami. “Le vendite – afferma – hanno tenuto, diciamo che sono andate ‘benino’. Siamo partiti a gennaio con le promozioni, applicandole soprattutto a calzature e accessori di stagione, non a pezzi continuativi come molte borse”.
Tiziana Fausti, titolare delle boutique che portano il suo nome a Bergamo e Lugano, ha visto un boom di acquisti iniziale, che si è però poi spento. “Nei primi due-tre giorni di saldi c’è stata un’esplosione di acquisti da parte di persone che hanno aspettato per il loro shopping – racconta – ma poi l’entusiasmo si è parecchio affievolito. D’altronde la disponibilità economica dei clienti è inferiore al passato, e le persone fanno acquisti più mirati. E poi tra i siti di e-commerce, che iniziano le promozioni prima, gli outlet e le vendite speciali, la concorrenza è forte”.
C’è poi chi auspica un cambiamento. “Iniziare i saldi invernali il 5 gennaio – dice Pancrazio Parisi dell’omonimo store di Taormina – è obsoleto, dovrebbero essere spostati a fine febbraio o anticipati ai primi di dicembre. La maggior parte dei colleghi e delle boutique monomarca invita i clienti con lettere ed e-mail a vendite speciali in autunno, c’è addirittura chi a novembre fa il ‘Black Friday’ all’americana”. Di conseguenza chi, come Parisi, si attiene alle regole, ne risente. “L’affluenza – conclude il negoziante – è stata bassa, in generale negli ultimi anni va sempre peggio”.