Antonio Marras riparte con l’uomo. Nel terzo giorno di Milano Fashion Week, lo stilista sardo ha portato in scena la sua linea maschile che era stata sospesa dalla stagione A/I 2011-2012 e che ora riprende con un accordo pluriennale per la produzione con l’azienda bergamasca Emmegierre Fashion (vedi articolo).
Il ritorno all’uomo è il tassello che completa “il processo di ristrutturazione e di crescita del brand – ha detto il creativo ai microfoni di Pambianco Tv poco prima della sfilata -. Abbiamo portato a casa la prima linea, Isola Marras (la seconda linea, ndr) e ora l’uomo”. Questa nuova avventura è anche un simbolo, un tributo al padre del designer che aveva un negozio di stoffe in via Roma ad Alghero, poi trasformato in una vera e propria boutique nell’epoca in cui stava arrivando la moda pronta. Così la collezione nasce in parte da un lavoro di recupero che Marras ha fatto conservando e rimaneggiando le pezze dei tessuti della boutique di famiglia, e utilizzando anche le foto del padre come fantasie sulle t-shirt invernali.
Per il debutto sulla pedana, Marras ha allestito una sala con tante vecchie macchine da cucire usate come strumenti musicali per un concerto (a ‘suonare’ è il gruppo torinese ‘13.600 HZ’, il progetto di Sara Conforti presentato per la prima volta lo scorso settembre al museo di arte contemporanea del Castello di Rivoli).
Le novità per il brand non finiscono qui, perché è nata anche una collaborazione con Pantofola D’Oro per la realizzazione di scarpe e borse, sempre nell’ottica di dare “compattezza e unicità nel progetto che stiamo portando avanti”, ha concluso Marras. La collezione sarà distribuita su scala mondiale: si parte dall’Italia per poi arrivare in tutto il mondo, dall’Asia all’America.