Corre a doppia cifra Pt Pantaloni Torino, che nel 2013 ha messo a segno un incremento del 12% rispetto al 2012 con un fatturato intorno a 25 milioni di euro e una quota export del 68 per cento. “Negli ultimi anni – racconta a Pambianco Tv nello stand del marchio a Pitti Uomo il direttore commerciale Mario Maran – siamo cresciuti molto: nel 2006 fatturavamo 3,2 milioni di euro, con un export nullo. Oggi siamo presenti in 38 Paesi e nel 2014, nonostante sia un anno difficile soprattutto per il mercato italiano, ci aspettiamo un aumento sui mercati esteri. Puntiamo in particolare sul Giappone, a dispetto del cambio sfavorevole, sugli Stati Uniti, in cui siamo entrati solo da due anni, ma abbiamo grandi prospettive, e anche in tutti i mercati europei dove, grazie al passaparola, continuiamo a ricevere richieste da numerosi nuovi punti vendita”.
Secondo il manager, nel prossimo quinquennio Pt potrebbe arrivare a un turnover di 30 milioni. Il marchio, di proprietà della famiglia torinese Fassino, fa gola a diversi player finanziari. “Non nascondo – prosegue Maran – che siamo stati contattati da fondi e grandi gruppi finanziari italiani e non, perché la potenzialità del brand oggi è molto alta. Sarebbe il momento ideale per acquisirlo e sfruttare la crescita nei prossimi cinque anni. Tuttavia, non abbiamo bisogno di liquidità, la famiglia Fassino è cosciente delle proprie potenzialità e vuole gestirsele in casa”.
Infine, Pt, da sempre attivo nella ricerca stilistica sul prodotto, lancerà a maggio un progetto di made to measure, pantaloni ‘bespoke’ personalizzabili con materiali e dettagli speciali e luxury secondo le scelte dei clienti finali, dedicato a una selezione dei rivenditori top del brand torinese nel mondo.