Il termine ‘vente privée’ è di uso comune e non può essere utilizzato come un marchio. È il Tribunale di Parigi a dichiarare nullo il brand dell’azienda francese specializzata in vendite flash, che nel 2012 ha totalizzato 1,3 miliardi di euro di giro d’affari. Il procedimento, intentato dal competitor ShowroomPrivé, è in fase di appello. Non è la prima volta che un concorrente mette i bastoni tra le ruote al gruppo guidato da Jacques-Antoine Granjon: Vente-privée sta infatti affrontando anche una causa per concorrenza sleale intentata, questa volta, dal concorrente Brandalley. La decisione del Tribunale di Parigi fa nascere una domanda spontanea: quale sarà il destino di altri brand che hanno scelto nomi che rientrano nel linguaggio comune, per esempio l’italiano Saldi Privati?