Prosegue la crescita di Salvatore Ferragamo nel terzo trimestre 2013. L’utile netto, inclusivo del risultato di terzi per 7 milioni di euro, nei primi nove mesi dell’anno è balzato del 41% a quota 120 milioni di euro. L’utile netto di pertinenza del gruppo si è attestato pertanto a 112 milioni (+61%). “Tale aumento – si legge in una nota della maison fiorentina -, beneficia anche della significativa diminuzione del risultato di terzi, come conseguenza del riacquisto di quote di partecipazione nelle società distributive della Greater China, della Corea e del Sud Est Asiatico”.
Al 30 settembre, Ferragamo ha realizzato ricavi per 915 milioni di euro, in aumento del 10% a tassi di cambio correnti (a cambi costanti la crescita è stata dell’11%). Nel solo terzo trimestre, la crescita dei ricavi, rispetto all’analogo periodo 2012, è stata dell’8,5% a cambi correnti (e di oltre il 10% a cambi costanti), a quota 290 milioni. L’area Asia-Pacifico si riconferma il primo mercato in termini di ricavi (+12% nei primi nove mesi e +13% nel terzo trimestre), grazie soprattutto al contributo dei negozi diretti in Cina. Crescita positiva anche nel Nord America, dove i ricavi sono aumentati del 13% nei nove mesi e dell’11% nel solo terzo trimestre. L’Europa ha registrato nei primi nove mesi un aumento dei ricavi di oltre l’11%, mentre nel terzo trimestre la crescita si è fermata al +6 per cento. Il mercato giapponese, infine, nei primi nove mesi del 2013 ha segnato un +2%, crescita confermata nel terzo trimestre.
L’ebitda al 30 settembre si è attestato a 192 milioni di euro (+22%), con un’incidenza percentuale sul fatturato del 21 per cento, mentre nel terzo quarter, è salito del 16% a 60 milioni di euro.
“L’andamento del business nei primi nove mesi dell’anno – afferma la griffe in nota – conferma, in assenza di particolari turbative di mercato, un’aspettativa di ulteriore crescita per il gruppo anche per il 2013, sia del giro d’affari che dell’utile netto”.