Crescita a doppia cifra, un nuovo stabilimento e il Calibro 1969, il secondo movimento cronografico meccanico integrato di manifattura. Le lancette di Tag Heuer, marchio di segnatempo fondato nel 1860 da Edouard Heuer a Saint-Imier, nello Jura, e oggi di proprietà di Lvmh, segnano un’ora molto positiva. La maison, che prevede un +20% delle vendite nel 2013, ha investito sull’integrazione verticale e inaugurato in novembre la sua quarta manifattura in Svizzera, a Chevenez, che si aggiunge alla sede centrale di La Chaux de Fonds e a quelle di Cortech e Tramelan. Il nuovo stabilimento di 2.600 mq creerà oltre 100 nuovi posti di lavoro, per un totale di 800 dipendenti in Svizzera.
A Chevenez e a La Chaux de Fonds saranno dunque prodotti il Calibre 1887 e il nuovo Calibre 1969, costato due anni di lavoro e un investimento di 20 milioni di franchi – pari a quello messo in campo per il 1887. Sottile (6,5 mm) e costituito da 233 componenti, il Calibre 1969 prende il nome dall’anno in cui Jack Heuer, pronipote del fondatore e attuale presidente onorario, ha ideato il Calibre 11, il primo movimento cronografico automatico al mondo. L’innesto verticale del cronografo è efficace e preciso (28.800 alternanze l’ora), con una riserva di carica di 70 ore e una differenza di tempo dopo 24 ore di funzionamento di 4-6 secondi. Con il nuovo movimento, la capacità produttiva del brand raddoppierà, superando le 50mila unità nel 2013 per arrivare nel 2016 a 100mila, e portando Tag Heuer ad essere il primo produttore di cronografi dell’industria orologiera svizzera e tra i pochissimi in grado di realizzare la maggior parte delle componenti autonomamente.
Parallelamente continua lo sviluppo della rete retail globale, che nel 2014 raggiungerà i 200 monomarca e tra 3-5 anni dovrebbe arrivare a quota 250.