È stata presentata a Milano la Guida Michelin 2014, la bibbia incontrastata sull’eccellenza culinaria italiana. La Rossa gastronomica, la prima firmata da Sergio Iovrinovich, neo responsabile della versione italiana, ha detto la sua. Evidenziando trend ben precisi in atto nel nostro Paese. La giovinezza dell’eccellenza culinaria (un terzo degli chef stellati ha meno di 35 anni), la crescita del sud Italia e la ‘democratizzazione’ dei ristoranti, con un aumento dei locali di alta gamma che offrono pasti di qualità a meno di 30 euro.
La 59esima edizione della Guida Michelin, che si conferma la seconda più stellata (dietro quella francese) con 329 stelle, ventidue in più dello scorso anno, ha visto anche Niko Romito del Reale di Castel di Sangro, in provincia de L’Aquila, aggiudicarsi la terza stella. Romito, che aveva ricevuto la sua prima stella nel 2007, ha avviato a Castel di Sangro un impegnativo progetto: ristorante gourmet (con soli sei tavoli), un centro di formazione per giovani chef e un locale dove i più bravi possono subito mettersi alla prova. Con il premio ricevuto da Romito, i ‘magnifici sette’ crescono e diventano otto.