Abercrombie & Fitch non riesce a ripartire e chiude anche il terzo trimestre 2013 in calo. Nei tre mesi chiusi a novembre, infatti, il fatturato è crollato del 12% a 1,03 miliardi di dollari, con performance negative sia in Usa (-14%) sia all’estero (-15%). Unica nota positiva il canale direct-to-consumer (l’e-commerce) che ha registrato un aumento dell’11 per cento.
Questo scivolone è stato causato, sottolineano dall’azienda, da una profonda ristrutturazione che ha visto la chiusura di tutte le linee tranne le ammiraglie Abercrombie & Fitch e Hollister, dove si stanno focalizzando gli investimenti. Di conseguenza, entro la fine del primo trimestre 2014 verranno chiusi anche tutti negozi a insegna Gilly Hicks Sydney (28 in Australia) che comporterà maggiori costi per 90 milioni di dollari. Il brand di pigiameria e underwear continuerà a essere distribuito all’interno dei negozi di A&F e online.
“I risultati del terzo trimestre del 2013 riflettono i cambiamenti verso la top-line della gamma, sulla quale l’azienda si sta concentrando. Per questo motivo siamo cauti nel dare previsioni per la chiusura dell’anno”, ha dichiarato il presidente e CEO Mike Jeffries che comunque rivede al ribasso le guidance per l’intero esercizio, con ricavi che dovrebbero attestarsi tra 1,40 e 1,50 dollari per azione.