Miss Sixty evita il fallimento. Il Tribunale ha detto sì all’omologa del concordato preventivo, dando respiro al marchio di moda abruzzese acquisito nel 2011 dal fondo asiatico Crescent Hyde Park. L’accordo prevede, secondo quanto riportato da Il Centro, il pagamento del 15% ai creditori e la prosecuzione delle attività produttive. Sempre secondo quanto riportato dal quotidiano, entro novembre partirà una newco che assumerà fra le 50 e le 60 persone; inoltre, attraverso l’accesso ai fondi regionali per le start up, dovrebbe sorgere una società satellite che riuscirebbe ai reintegrare dai 35 ai 70 lavoratori.
I dettagli verranno definiti nelle prossime settimane, quando i sindacati incontreranno la nuova proprietà cinese per avere un quadro più chiaro sullo stabilimento di Chieti. Quello che è certo, però, è che dalla ristrutturazione resteranno fuori dalla newco e dalla società satellite circa 250 lavoratori. Il dramma dei 400 dipendenti Sixty dura da più di due anni, quando l’azienda trasferì all’estero interi reparti di produzione, annunciando la presenza di esuberi di personale. I tavoli di trattative si protraggono dal settembre 2012, quando l’azienda ha chiesto l’ammissione al concordato preventivo.