“Mi piacerebbe poter raggiungere tutti gli obiettivi dell’azienda sempre da solo, ma non si può mai dire mai”. È questo lo spirito di Luca Caprai, titolare della maison Cruciani, che ha risposto così a chi gli chiedeva conferma dei rumors circolati nel settore sull’intenzione di vendere il marchio, a margine della presentazione della partnership con Unicredit per il lancio di una carta prepagata personalizzata dal brand. “Esistono aziende che nascono per essere cedute – ha spiegato Caprai – ma non è il nostro caso, noi non abbiamo una data di scadenza. Ci piace ancora giocare in famiglia, ma non escludiamo di considerare l’idea di una cessione, se si presenterà l’occasione. In questo caso il partner dell’operazione sarà sicuramente Unicredit” ha aggiunto Caprai. Ancora più lontana l’ipotesi di una quotazione: “Non mi sento ancora all’altezza della Borsa” ha dichiarato l’imprenditore.
Intanto, il marchio gode di buona salute, con un fatturato di circa 30 milioni nel 2012 e una crescita prevista del 30% nel 2013 a 41,7 milioni. E poi, come ha spiegato Caprai, c’è in atto un piano di espansione retail che ha visto tre giorni fa un’apertura a New York e si prepara a quella di dopodomani ad Abu Dhabi, oltre a quelle, nei prossimi mesi, in Italia (Padova, Bassano, Vicenza, Napoli e Ancona) e all’estero, in particolare Spagna e Messico, “con una media di otto-nove nuovi negozi al mese nel mondo nei prossimi tre anni” ha concluso Caprai.