Sono piaciuti a stampa e buyer. Ma, soprattutto, sono stati sotto i riflettori. Durante la settimana della moda parigina, che si è chiusa ieri sera con la sfilata di Hermès in una serra del Jardin de Luxembourg, gli stilisti italiani hanno rubato la scena ai colleghi stranieri. Sulle passerelle, ha lasciato il segno la tripletta stilistica di Riccardo Tisci con Givenchy, Fausto Puglisi con Ungaro, e Giambattista Valli con la linea che porta il suo nome e Moncler Gamme Rouge. Tisci ha portato in pedana l’incontro-scontro tra culture, con gli abiti che sfilavano intorno a un enorme incidente d’auto. Si è sdoppiato Valli, anche nello stile, mostrando una donna semi-couture con la sua collezione, e una signora animalier per la griffe di Remo Ruffini. “Bella prova”, secondo i giornali, anche per Puglisi, che per la maison gestita dai Ferretti ha messo in scena volants e chiffon.
I creativi di casa nostra erano tra i più attesi durante la fashion week di Parigi. Nessuno di loro ha deluso le aspettative.
I riflettori, peraltro, sono rimasti accesi anche oltre le passerelle, per seguire ciò che succedeva tra un defilè e l’altro. Come l’annuncio, nel terzo giorno, da parte del proprietario di Rochas Procter&Gamble, dell’addio del 42enne Marco Zanini alla creatività della label e dell’arrivo del napoletano Alessandro Dell’Acqua, una notizia che è rimbalzate dalle agenzie ai giornali stranieri e italiani. Una news genera l’altra, perché se Zanini lascia la maison, lo fa per andare a dirigere la creatività di Elsa Schiaparelli, con l’obiettivo di dare un imput diverso al marchio di Diego Della Valle.
Nella sfida per la contesa del palcoscenico gli italiani avrebbero stracciato tutti, dunque, se non fosse stato per la conferma ufficiale, arrivata proprio l’ultimo giorno, del congedo di Marc Jacobs, dopo 16 anni, dalla direzione artistica del prêt-à-porter donna di Louis Vuitton, per puntare tutto sul suo brand Jacobs. Una novità che in pochi minuti è diventata la breaking news delle principali testate di moda nel mondo.