Se il tessile sente il peso della crisi, non sembrano frenare le macchine tessili. A dirlo sono i dati sull’export relativi al secondo trimestre di quest’anno dei distretti della Lombardia, elaborati dal Monitor del Servizio studi e ricerche di Intesa Sanpaolo e riportati dalla stampa locale. Secondo il resoconto, i settori che registrano un segno positivo sono rubinetti, valvole e pentolame di Lumezzane, meccanica strumentale del bresciano, abbigliamento e calzature della bassa bresciana (+11,5%) e vini della Franciacorta. Ma quello che salta più di tutti all’occhio è Macchine tessili e materie plastiche di Bergamo, che segna un +21,2%, seguito da Macchine per la concia della pelle di Vigevano, al +21,1 per cento.
All’origine della ripresa, secondo il Monitor, ci sarebbe il ritorno alla crescita delle esportazioni dirette verso i mercati maturi (+2,4% tendenziale tra aprile-giugno) in particolare verso Germania e Francia. Le vendite verso Stati Uniti e Regno Unito, inoltre, confermano i ritmi di marzo, mentre tra le nuove aree di sbocco contribuiscono in particolare Algeria, Russia e Cina.