I turisti cinesi e russi si confermano il motore trainante nelle vendite di orologi e gioielli di lusso in Italia. Secondo i dati elaborati da Global Blue per Assorologi, nei primi otto mesi del 2013 gli articoli di orologeria e gioielleria venduti dai negozi italiani a turisti extracomunitari sono cresciuti di quasi il 6% rispetto allo stesso periodo del 2012, arrivando a rappresentare il 15% del valore totale. Il valore medio delle transazioni supera i 2.600 euro, la cifra più alta rispetto alle altre categorie merceologiche e alla media generale, ferma a 700 euro. Le vendite di orologi e gioielli superiori ai 3.000 euro pesano per il 18% del totale, ma sono il 79% delle vendite a valore generate nei negozi.
Le prime tre città preferite sono nell’ordine Milano, Roma e Firenze. Guardando invece alla provenienza dei turisti, al primo posto ci sono i cinesi (31% del totale per quasi 5.000 euro di valore medio), seguiti dai russi (16% del totale e quasi 2.000 euro di valore medio) e dagli statunitensi (13% del totale e 1.900 euro di valore medio). I turisti del Dragone, in particolare, dal 2006 ad oggi, hanno fatto registrare un incremento del 3.000% come clienti dei negozi italiani.
“In una fase così debole sul fronte dei consumi interni – afferma in una nota il presidente di Assorologi Mario Peserico – certamente il gradimento mostrato dal turismo di qualità verso l’orologeria acquistata nei negozi italiani rappresenta un segnale molto positivo e confortante. Sarebbe opportuno non disincentivare questi acquisti attraverso adempimenti burocratici abnormi né aggravare ulteriormente i prezzi con un incremento IVA che avrebbe effetti negativi sulle vendite e quindi, in ultima analisi, sullo stesso gettito fiscale”.