Farfalle di fine estate. È insolito vedere questi animali con il fresco che fa ultimamente, ma si sa, in periodo di fashion week si fa sempre confusione con le stagioni. Sì, perché sulle passerelle di settembre salgono i look che serviranno l’anno prossimo, quando farà caldo, mentre adesso il clima inizia a farsi quasi pungente. Insomma, le regole climatiche vanno un po’ a farsi benedire, così, mentre si recupera dall’armadio lo spolverino, sulle passerelle sfrecciano gambe nude e spalle scoperte.
Non cambiano molto le cose sui marciapiedi milanesi, fuori dalle location delle sfilate, dove, a guardare la ‘fauna’ che fa la fila per vedere i fashion show, quasi non si capisce a che punto sia il calendario. Sono tutte come farfalle, appunto, le persone che in questi giorni dedicati alla moda si muovono per le strade della città: animali che vivono solo con il caldo, variopinti e scenografici, impossibili da non notare, anche perché pare che facciano a gara per essere i più appariscenti possibili. Ma la natura, a volte, fa brutti scherzi. Se questo insetto solitamente svolazza solitario senza far rumore, adesso accade che si materializzi in veri e propri ‘stormi’, per di più rumoreggianti.
Poi, se dalla strada si passa ai défilé, si scopre che nel primo giorno di Milano Fashion Week le farfalle sono salite anche in pedana. Da Byblos, per esempio, l’emblema del cambiamento e della metamorfosi diventa piuttosto simbolo della donna del futuro, un essere dall’animo rock. Ali colorate anche da Angelo Marani, N21 e Luisa Beccaria. Si respira aria di sensualità, invece, nei dettagli sport e lamé della collezione di Gucci. Eclettica, come solo certi animali sanno essere.