Apre i battenti domani, fino al 7 settembre, Cpm – Collection Première Moscow, il più importante salone fieristico dell’Europa dell’Est organizzato da Igedo al Krasnaja Presnja Expocentr di Mosca. Durante la kermesse, giunta alla 21esima edizione e che nel 2013 celebra i suoi primi dieci anni, saranno presentate 1.600 collezioni provenienti da 34 Paesi in uno spazio di oltre 58mila metri quadrati. Le proposte per la P/E 2014 includeranno womenswear, menswear, moda bambino, pelle e pelliccia, lingerie, costumi da bagno e accessori.
362 saranno le collezioni di marchi italiani (nuovo record assoluto, erano state 351 all’ultima edizione di febbraio) portate da Ente Moda Italia (Emi), presente al Cpm fin dalla prima edizione con un’area speciale dedicata all’Italian Fashion. “La moda italiana continua ad andare forte sul mercato russo – afferma Antonio Gavazzeni, presidente di Emi – le nostre aziende sono tra le più apprezzate dagli operatori del salone, e l’aumento nei numeri delle collezioni che presentiamo è un segno chiaro di quanto lo stile made in Italy sia un plus per i clienti di quest’area del mondo. Cpm in questo senso rappresenta un appuntamento imprescindibile per il fashion business legato a quest’area geopolitica, con i suoi quasi 20.000 buyer e operatori del settore provenienti da 32 Paesi diversi, che la visitano a ogni edizione”.
Un appuntamento, quello con Cpm, di grande rilievo vista l’importanza della Russia per l’export della moda tricolore.“Il mercato russo e quelli emergenti dell’ex-Unione Sovietica – aggiunge infatti l’AD di Emi Alberto Scaccioni – rimangono uno dei contesti più strategici per il nostro export: nei primi 4 mesi del 2013, nonostante la difficile congiuntura internazionale, secondo i dati di Smi le esportazioni italiane verso la Russia sono cresciute in gran parte dei settori del tessile-abbigliamento con punte anche del +10 per cento. La Russia è al settimo posto nella classifica dei Paesi verso cui esportiamo, e ai saloni italiani il numero dei buyer russi è in crescita costante a doppia cifra”.