Uno a zero per Cova. Il primo round della battaglia legale tra Prada e la famiglia Faccioli per il controllo della storica pasticceria di via Montenapoleone si chiude con la griffe milanese sotto di un punto. Il tribunale di Milano ha infatti respinto la richiesta di sequestro del marchio Cova e della società Pasticceria Confetteria Cova che gestisce il caffè del Quadrilatero.
Prada sta punzecchiando la famiglia in seguito alla vendita, a fine giugno, della maggioranza dell’attività al colosso francese del lusso Lvmh (80% delle quote della holding per un valore di 33 milioni di euro). La notizia aveva suscitato commenti e polemiche sulla stampa italiana e internazionale, in quanto le indiscrezioni già davano per chiuso l’accordo di cessione a Prada (vedi articolo dell’8 luglio).
E, infatti, la società italiana guidata da Patrizio Bertelli ha deciso di portare in giudizio i Faccioli. Motivo del contendere: le lettere scambiate tra il gruppo Prada e la famiglia, che costituirebbero, secondo la maison, veri e propri atti di compravendita.