Tempi duri per Vivarte. Secondo quanto riportato da Reuters, il retailer di abbigliamento francese sarebbe in forte difficoltà, tanto che non avrebbe rispettato il rapporto debito-ebitda (arrivato a quota 6,3, oltre il limite di 6) pattuito con Charterhouse, il fondo proprietario del gruppo dal 2007, che aveva fornito un finanziamento di 3,43 miliardi di euro, una cifra che ora Vivarte non è in grado di restituire nel limiti e nei tempi concordati.
Oggi Vivarte, che nel suo portafoglio comprende i marchi di moda Karoll, Kookai, Chevignon e Naf Naf, fa sapere di risentire di una crisi causata soprattutto dalla congiuntura economica sfavorevole in Francia, aggravata dall’andamento delle vendite tra marzo e maggio, calate a causa delle cattive condizioni meteorologiche, e solo in parte compensate dalla lieve ripresa nei mesi di giugno e luglio. Dando uno sguardo agli ultimi dieci mesi, il gruppo ha dichiarato di aver subìto in tutto un calo di vendite del 2,5 per cento, mentre nell’ultimo anno ha registrato un fatturato di circa 3,1 miliardi di euro.
I vertici di Vivarte, che ammettono di aver rotto i convenant, sono però ottimisti e garantiscono che nei prossimi tre anni avranno a disposizione la liquidità per saldare il debito contratto.