Più di 21.500 capi immessi sul mercato in ribasso del 96% rispetto al prezzo di listino. I curatori del fallimento della Mariella Burani Fashion Group hanno messo in vendita centinaia di abiti, giacche, vestiti da sposa e accessori, suddivisi in 10 lotti per un prezzo base complessivo di circa 315mila euro (quello di listino sarebbe di 3,8 milioni di euro). Un piatto ghiotto che comprende anche la recente collezione Mariella Burani autunno-inverno 2012: prezzo base 25.600 euro, valore al dettaglio 741mila euro. Il lotto più ricco è quello dei vestiti da sposa, svenduti per meno di 16.000 euro a fronte di un prezzo di listino (sempre Iva esclusa) di 1,7 milioni di euro. Non mancano le collezioni primavera-estate, quelle marchiate Ungaro e Alessandro Dell’Acqua.
La storia di una griffe è ufficialmente in svendita: il gruppo della moda nato, cresciuto e decaduto a Cavriago liquida i gioielli di famiglia a seguito del vortice di debiti e delle vicende giudiziarie che hanno portato alla chiusura dell’attività e al licenziamento dei dipendenti. Ad oggi, secondo quanto riportato dalla Gazzetta di Reggio, sono rimasti 131 addetti, ai quali è stata concessa la cassa integrazione fino al 4 dicembre 2013.