56 lavoratori a casa e il trasferimento di tutta l’attività. Sinterama Spa, la società con sede biellese che produce filo sintetico, ha comunicato alla rsu aziendale e alle organizzazioni sindacali la cessazione dell’attività nello stabilimento di Treviglio e ha inoltrato una richiesta al ministero per una cassa integrazione straordinaria di 24 mesi per le persone che lavoravano nello stabilimento.
Poco più di un anno fa, l’azienda aveva avviato un progetto con Miroglio. Era stata scorporata la Divisione Filo Continuo Poliestere di Miroglio Textile, dalla quale era nata la Filatura di Saluzzo s.r.l., con il conseguente e graduale coinvolgimento del Gruppo Sinterama nella gestione delle attività operative e strategiche. Un’alleanza che avrebbe dovuto irrobustire l’azienda. Dopo 14 mesi, però, la situazione è precipitata.
Come si legge in una nota di Filctem Cgil e Uilta Uil, la sede di Treviglio era già interessata da cinque settimane da una fermata temporanea con procedura di cassa integrazione ordinaria per calo di ordini, e avrebbe dovuto riprendere le produzioni lunedì 1 luglio. “Invece, tre giorni prima, la amarissima e inaspettata sorpresa – commentano Massimiliano Ratti, della Filctem Cgil, e Gianluigi Cortinovis, della Uiltec Uil -. La società ha deciso di trasferire le produzioni nel sito di Saluzzo in Piemonte, acquisito lo scorso anno, nonostante ci fossero state date ampie rassicurazioni che tale acquisizione non avrebbe avuto riflessi negativi su Treviglio”.
Inoltre, “pochi mesi fa l’azienda – proseguono i sindacalisti – aveva pagato comunque il premio di risultato 2012, nonostante non fosse stato rinnovato l’accordo, proprio in funzione dell’ottima performance effettuata dal sito di Treviglio. Di più: un mese e mezzo fa si era trovata l’intesa di massima rispetto al nuovo premio di risultato”. Intanto, l’assemblea dei lavoratori ha deciso di dichiarare lo stato di agitazione e di promuovere “tutte le iniziative che riterrà opportune a sostegno della vertenza”.