È l’estero a trainare i conti di Quercetti. L’azienda torinese che fabbrica giocattoli educativi da più di sessant’anni e conosciuta per aver lanciato i famosi “chiodini”, ha registrato una quota export pari al 56% del fatturato che nel 2012 ha raggiunto i 10 milioni di euro.
In particolare, Usa, Spagna, Francia, Germania e Australia sono i mercati principali dell’azienda, fondata da Alessandro Quercetti, che produce giochi 100% made in Italy.
Il mercato statunitense, da sempre quello più affezionato ai prodotti della fabbrica del chiodino dove Quercetti è presente da 35 anni, registra una crescita record delle vendite a +19% in questa prima parte dell’anno, rispetto allo stesso periodo del 2012.
Un buon risultato su un mercato come quello americano (che pesa per il 9% sui ricavi totali) dove sembrerebbe impossibile combattere il predominio dei videogame e dei giochi elettronici.
Nella lista degli oltre 50 Paesi in cui vengono esportati i prodotti Quercetti c’è addirittura la Cina, Paese in cui avviene circa il 90% della produzione mondiale di giocattoli, eppure anche qui l’azienda piemontese ha trovato spazio grazie all’affidabilità e la garanzia di qualità dei suoi gingilli.
Buoni i risultati registrati anche in Italia. Nonostante la congiuntura negativa del mercato del giocattolo nel Belpaese, Quercetti ha segnato un +15% sul territorio italiano. “La nostra scelta di restare in Italia e puntare sul nostro Paese – ha dichiarato l’AD Stefano Quercetti – qualche anno fa era una scommessa, ora ci sta pagando”.