Il Gruppo Damiani archivia l’esercizio 2012-13, terminato il 31 marzo 2013, con ricavi consolidati pari a 137,8 milioni di euro, in decremento del 9,1% a tassi di cambio correnti. A livello reddituale il gruppo valenzano della gioielleria di alta gamma ha registrato un ebitda consolidato negativo per 2,7 milioni, in miglioramento rispetto ai -4,3 milioni al 31 marzo 2012. Anche il risultato netto è migliorato, passando da –11,9 milioni dell’esercizio 2011-12 a un rosso di 8,6 milioni.
A pesare sui conti del gruppo sono soprattutto i cali nel canale wholesale e, a livello di area geografica, nel mercato domestico e nelle Americhe. I ricavi del canale retail sono infatti cresciuti dell’8,2%, a 50,1 milioni, mentre la rete wholesale ha registrato un calo del -16,7%, a 87,5 milioni. “In tale canale – si legge nella nota dell’azienda – i dettaglianti, in particolare italiani, assumono un atteggiamento altamente conservativo proseguendo la fase di destocking e rinviando gli acquisti”. Il giro d’affari in Italia è stato pari a 96,2 milioni (-11,1%) e quello nelle Americhe a 5,3 milioni, in flessione del 23 per cento. Nel principale mercato dopo quello nazionale, ovvero in Giappone, invece il fatturato è balzato del 30,2%, a quota 12,6 milioni.
Positivi i risultati del marchio capogruppo, Damiani, con ricavi totali per 78,5 (+21,2%) e un risultato netto negativo pari a 3,2 milioni in miglioramento rispetto alla perdita di 6 milioni del precedente esercizio.
“L’anno fiscale si chiude in un contesto ancora complicato e difficile – ha dichiarato il presidente e AD Guido Grassi Damiani – che ha fortemente condizionato i risultati conseguiti. Tuttavia siamo cresciuti con le nostre boutique monomarca e multimarca a gestione diretta, che hanno confermato i trend positivi che si protraggono da quattro esercizi consecutivi. Abbiamo continuato a investire in Greater China dove siamo presenti con 9 negozi. L’ulteriore implementazione della strategia distributiva, più orientata sul canale retail e sull’estero, e la piena evidenza degli interventi strutturali sui costi operativi, confermati dall’avvio del nuovo esercizio, porta a ritenere che nel 2013/2014 il Gruppo Damiani possa veder riflessi anche in apprezzabili risultati economico-finanziari quanto raggiunto sul piano commerciale, di prodotto e di mercato”.
Da segnalare, infine, le dimissioni dal Cda della società da parte di Francesco Minoli, lo storico ex AD di Pomellato che ha di recente lanciato il brand di gioielli Queriot, di cui è al vertice.