Salvatore Ferragamo nel primo trimestre 2013 segna una redditività a doppia cifra. Il gruppo ha infatti registrato un ebitda di 48 milioni di euro, +26% rispetto ai 38 milioni di euro al 31 marzo 2012. Raddoppia l’utile netto del gruppo a 24 milioni di euro, +103% rispetto ai 12 milioni di euro al 31 marzo 2012, a fronte di ricavi totali a 282 milioni di euro, il +9% a tassi di cambio correnti rispetto ai 260 milioni di euro dello stesso periodo dello scorso anno.Come si legge nella nota diffusa dal brand, l’area Asia Pacifico si riconferma il primo mercato in termini di ricavi per il gruppo, con un fatturato pari a 102 milioni di euro (circa il 36% del totale), che però cresce solo del 6% rispetto al +27% del primo trimestre 2012. Ancora una volta è stato fondamentale il contributo dei negozi diretti in Cina, che hanno registrato un incremento delle vendite del 20% nei primi tre mesi del 2013.
In tutte le altre aree in cui il marchio è presente, i ricavi hanno mostrato una crescita nel corso del primo trimestre 2013, l’Europa con un +10% dei ricavi, il Nord America con un +19% , l’area del Centro e Sud America un +13%, mentre il mercato giapponese, si legge nella nota ”è risultato in crescita del 4% in valuta locale, registrando un decremento del 8% a tassi di cambio correnti a causa dell’andamento sfavorevole della valuta”.
Fondamentale è stato il canale retail, che con i suoi 339 punti vendita diretti (al 31 marzo 2013) ha registrato ricavi consolidati pari a 172 milioni di euro (+7%rispetto ai 160 milioni di euro conseguiti al 31 marzo 2012). Il canale wholesale e travel retail sono passati da 95 milioni di euro a 106 milioni di euro al 31 marzo 2013,+11% rispetto ai primi tre mesi del 2012, che avevano già registrato un incremento del 37%.
Dando uno sguardo alle categorie di prodotto, il gruppo visto un incremento nel settore calzature (+8%), in quello borse e accessori in pelle (+13%), che complessivamente rappresentano oltre il 74% dei ricavi consolidati, e in quello dei profumi (+14%).