Richemont stringe il controllo sull’Italia. Il progetto era già chiaro: il colosso del lusso elvetico ha di recente costituito una holding che raggruppa tutte le presenze industriali del Paese e ne gestisce le attività; e François-Marc Sastre, DG del suo marchio di punta Cartier (vedi articolo di Pambianconews del 16 aprile), ha parlato di piani di sviluppo. Oggi, l’interesse è confermato dal nuovo corso italiano di Roger Dubuis, brand acquisito nel 2008 , la cui gestione da aprile 2013 è passata dal distributore alla filiale locale.
“L’Italia insieme alla Svizzera e alla Francia è tra i primi tre mercati europei per Roger Dubuis – spiega il CEO Jean-Marc Pontroué – e pesa per il 5% del fatturato globale grazie anche all’apporto dei turisti, soprattutto cinesi, che spesso entrano in Europa passando per Roma”. Nel mirino del marchio, ha continuato il CEO, ci sono gli “80 milioni di turisti cinesi attesi nel 2013 (e nel 2015 saranno 100 milioni), che conoscono Roger Dubuis grazie alle boutique in patria, ma comprano all’estero, dove è più conveniente”. Dei 17 negozi del marchio nel mondo, cui si aggiungono 60 corner e 106 rivenditori, la maggior parte è concentrata tra Cina, Hong Kong e Macao e i prossimi opening saranno ancora tra Far e Middle East. In Italia, i 15 rivenditori sono destinati a divenire tutti degli shop in shop entro 3 anni.
Unico marchio svizzero ad avere la prestigiosa certificazione del Punzone di Ginevra per tutti i segnatempo e per i 31 calibri di manifattura, fin dalla fondazione nel ’95, Roger Dubuis ha puntato su una produzione integrata al 100%, sull’esclusività (4.500 pezzi annuali) e su grandi complicazioni unite a un design audace e differenziato dalle altre proposte sul mercato. “Siamo il marchio con il posizionamento di prezzo più alto del gruppo – ha concluso Pontroué -. I best-seller sono i tourbillon e gli scheletrati, le cui vendite nel 2012 sono aumentate del 60% con oltre 500 pezzi venduti. Il nostro target, collezionisti o consumatori dei mercati emergenti, non guarda al prezzo, ma all’esclusività e alla qualità del servizio”.
Obiettivo anche nel mercato italiano è far percepire Roger Dubuis tra i 15 top brand, spingendo la collezione icona Excalibur, che pesa per il 50% del fatturato, e la linea femminile di orologi gioiello Velvet, che vale un terzo del business. In programma, quindi, training dello staff di vendita dei concessionari, l’apertura di un centro di assistenza post vendita a Milano e l’estensione della garanzia al 3° anno.