Per il retailer americano JC Penney, da tempo in crisi di vendite e in fase di ristrutturazione, arriva una massiccia dose di speranza per il suo futuro. L’iniezione di fiducia si chiama George Soros, uno dei più importanti e facoltosi imprenditori statunitensi che, attraverso il suo fondo, Soros Fund Management, si è aggiudicato il 7,9% dei grandi magazzini per un totale di 17,4 milioni di titoli e un valore che dovrebbe aggirarsi sui 280 milioni di dollari. La mossa ha subito rivitalizzato il titolo che venerdì è salito del 7% nel dopo mercato e rappresenta una mossa importante dopo le vicissitudini che hanno coinvolto la storica catena di department store a stelle e strisce. All’inizio di questo mese l’amministratore delegato Ron Johnson, ex Apple, è stato estromesso dalla carica dopo il disastroso calo del 25% delle vendite annuali e il suo posto è andato al suo precedessore Myron Ullman. All’inizio di questo mese JC Penney ha sfruttato una linea di credito revolving per un prestito di 850 milioni di dollari per rafforzare la sua situazione patrimoniale. Oltre alla new entry JC Penney, il fondo di Soros conta una serie di partecipazioni nel settore retail tra cui Wal-Mart, Home Depot, Walgreen e Macy, il competitor di JC Penney.