A 48 ore dal via di Baselworld, i dati sull’export delle lancette svizzere in marzo mostrano una sostanziale stabilità con un lieve +0,6% rispetto al 2012, a 1,7 miliardi di franchi. Il dato, sommato al -2,5% di febbraio e al +10,8% di gennaio, porta a un incremento del 2,4% delle esportazioni per l’intero primo trimestre.
L’area della Greater China continua a trascinare verso il basso la performance globale, con Hong Kong in calo dell’8% (rispetto al -24% di febbraio e il +9% di gennaio) e la Cina in frenata del 31%, (-34% in febbraio e -10% in gennaio). Bene gli Usa (+9%), mentre in Europa rallentano il passo la Germania (+5% a marzo rispetto al +20% di febbraio e il +46% di gennaio) e l’Italia (+12% a marzo contro il +15% di febbraio e il +26% di gennaio).
Considerando le fasce di prezzo, l’alto di gamma continua a crescere oltre a media, con un +7% in marzo, viceversa il segmento medio resta debole con un decremento dell’8 per cento.
“È probabile che i dati sull’export siano percepiti come lievemente deludenti, vista la perdurante debolezza di Hong Kong e della Cina nonostante basi di confronto più favorevoli – afferma un report di Syz Group -. Tuttavia il pre-annuncio di Richemont di una crescita dell’8,6% nel quarto quarter (vedi articolo di Pambianconews) limita le preoccupazioni. Inoltre dall’inizio dell’anno abbiamo visto trend di sell-out positivi a Hong Kong e ricevuto commenti ottimistici da parte di società locali, come Emperor Watch & Jewellery, Chow Tai Fook e Luk Fook. Nel secondo quarter attendiamo una ripresa del wholesale, ad esempio il sell-in di Richemont e Swatch”.