Artemide chiude l’anno con una leggera flessione rispetto al 2011, con un fatturato che passa da 131 a 125 milioni di euro, soprattutto a causa del rallentamento sul mercato italiano.
A compensare la lieve flessione di fatturato dello scorso anno, il 2012 ha registrato ”l’utile netto migliore di sempre”, come anticipato da Pambianconews il 15 marzo scorso in una intervista all’amministratore delegato Dario Fumagalli, soprattutto grazie all’export.
Il brand, infatti, va forte sui mercati esteri, come ha spiegato Fumagalli, ”dove il gruppo opera per l’80%, sia nei mercati più vicini, come la Germania, l’Austria e la Svizzera, che per noi rappresenta la prima piazza estera, seguita da Francia e Usa, sia nei mercati emergenti”. Su questi, l’azienda sta crescendo, in particolare in Medio Oriente e in Russia, dove conta 18 filiali commerciali. In India, inoltre, si è espansa la rete retail, arrivando a sette punti vendita, mentre in Cina sono stati rinnovati i due negozi di Pechino e quello di Shanghai.