L’Europa sostiene i conti di Ratti. Il setificio comasco guidato da Sergio Tamborini ha archiviato l’anno con un incremento dei ricavi del 14% raggiungendo un giro d’affari pari a 103,4 milioni di euro. In crescita anche gli altri parametri: l’ebitda è cresciuto del 14% a 8,7 milioni di euro e l’ebit del 18% a 6,5 milioni di euro. L’utile netto si è attestato a 4,3 milioni a fronte dei 12,5 milioni del 2011 che beneficiavano dei proventi derivanti dall’iscrizione di imposte anticipate per 8,3 milioni. A livello geografico l’Europa è stata la macro area a registrare la migliore performance con un balzo del 30% dei ricavi a quota 37,4 milioni di euro mentre l’Italia ha messo a segno un più modesto +2,3% per un turnover di 35 milioni di euro. Situazione invariata negli Usa (-0,4%), lieve crescita in Giappone (+4,5%), mentre gli altri Paesi hanno messo a segno un +24%. La donna resta il segmento più forte a 51,9 milioni di euro (+12,9%), mentre il menswear è il più promettente in termini di crescita (+22,4%). Quanto alle previsioni, la società di Guanzate precisa che il 2013 si presenta, per il settore tessile e in particolare per il comparto serico, come un anno dagli esiti ancora incerti.