Artemide chiude il 2012 con il suo ”miglior risultato di sempre’. È il CEO del gruppo Dario Fumagalli a rivelarlo a Pambianconews, a margine della presentazione del protocollo d’intesa tra Fondazione Altagamma, di cui l’azienda fa parte, e Federsolidarietà-Confcooperative. Anche se l’amminisitratore delegato non rende nota la cifra né la percentuale di crescita del fatturato rispetto al 2011 (131 milioni di euro) perché il bilancio non è stato ancora approvato, il risultato 2012 è ”il migliore della storia a livello di redditività – ha detto Fumagalli – anche grazie al fatto che Artemide opera per l’80% sui mercati esteri. L’esportazione ci ha permesso oggi di essere presenti su tutti i mercati del mondo, tanto in Italia quanto nei Paesi vicini a noi e in quelli emergenti”.
L’azienda, una delle realtà che rientra nel settimo rapporto sulle Quotabili (il primo anche sul settore Casa&Design) realizzato da Pambianco Strategie di Impresa, forte dei risultati del 2012 pensa allo sbarco in Borsa, ma attende il momento opportuno. ”La quotazione rappresenta uno sbocco naturale per il nostro futuro e per la nostra crescita, ma preferiamo aspettare le condizioni perfette – ha precisato il CEO -. Noi ci sentiamo italiani, per cui vogliamo quotarci a Milano che però oggi non vive un momento felice”.
Da qualche anno, l’azienda non punta sul settore consumer, ma cresce sul fronte del business professionale che rappresenta il 70% del suo sbocco, tra B2B, grandi alberghi, catene di negozi, ristoranti, hospitality e uffici, ovunque ci sia un progetto di alto livello.
Accanto al profitto, Artemide non tralascia il sociale. Il gruppo ha infatti abbracciato l’iniziativa di Altagamma e Federsolidarietà, con un progetto di inserimento professionale delle persone svantaggiate, una soluzione ”che non spinge verso l’assistenzialismo – ha spiegato Fumagalli – ma cerca una forma di collaborazione che sia proficua sia per il gruppo sia per i lavoratori”.