Gli asiatici affolleranno anche le crociere. Pier Luigi Foschi, responsabile di Carnival Corporation Asia, prevede che entro la fine del decennio i passeggeri asiatici saranno uno su cinque, circa il doppio rispetto a oggi. Tirando le somme, l’Asia sarà in grado di fornire 3,7 milioni di clienti all’anno entro il 2017, che saliranno a sette milioni entro il 2020. I dati sono stati rivelati durante la quattro giorni dell’Hong Kong Seatrade Cruise Forum, anche in previsione della prossima apertura a giugno di un nuovo terminal crociere a Hong Kong . Intanto la società ha annunciato l’intenzione di aprire un ufficio vendite di Princess Cruises nella stessa città. Ora non resta che capire come sviluppare itinerari che attraggano questa futura massa di clienti. Non sorprende che i viaggiatori asiatici abbiano gusti e preferenze diverse rispetto a quelli occidentali, i quali per esempio preferiscono godersi lunghi viaggi di 12/14 giorni verso calde destinazioni balneari, contro le brevi crociere di cinque giorni dove il sole non è troppo forte amate dai giapponesi. Secondo Foschi, inoltre, è necessario che non passi una percezione sbagliata del prodotto crociera, come la carenza nella distribuzione, la prenotazione tardiva, la concorrenza dalle vacanze a buon mercato su terra e una forte stagionalità.