Non è stato un anno felice per Adidas. Il colosso dello sportswer, infatti, archivia il 2012 con un utile netto di 526 milioni di euro, in calo del 14% sul 2011, su cui pesano 265 milioni di svalutazioni legate alla controllata Reebok, comprata nel 2005 per 3,8 miliardi di dollari.
Il fatturato è aumentato dell’11,7% a 14,9 miliardi di euro, come risultato di un +21% del retail e di un +7% del wholesale. Nel dettaglio, la Greater China ha registrato un +15%, la stessa percentuale dei mercati europei emergenti. In Europa, invece, l’incremento è stato del +3% e in Nord America del 2 per cento. La maggior parte del business è derivato dal brand Adidas (+15%, a 11,3 miliardi di euro), mentre Reebok abbassa la media con un -14% a 1,7 miliardi di euro.
L’ebitda aumenta del 12% a 7,1 miliardi di euro, a differenza dell’utile operativo che diminuisce del 3% a 920 milioni di euro. Le previsioni per il 2013, però, lasciano intravedere un miglioramento, con una crescita a un tasso mid single digit, e con un margine operativo in rialzo a circa +9%, e profitti in salita a 890 milioni di euro.