Emilio Pucci porta avanti la sua strategia di espansione, forte dei risultati raggiunti nel 2012. La maison fiorentina di proprietà di Lvmh ha segnato “il quasi raddoppio in due anni – ha spiegato il presidente e CEO Alessandra Carra – con gli Usa e il Giappone che rappresentano i principali mercati di sbocco (rispettivamente 25% e 20% sul totale) seguiti da Francia e Inghilterra’’. L’Italia invece ‘’ha sofferto molto nell’ultimo anno –ha aggiunto Carra- segnando un calo del 20% degli acquisti”. Per la griffe delle celebri stampe, gli abiti da donna continuano a rappresentare l’80% del fatturato, mentre il restante 20% è coperto dagli accessori. Guardando al 2013, poi, il brand prevede una crescita di circa il 20% del fatturato.
Per rispettare le strategie del gruppo Lvmh, Pucci non diffonde le cifre del conto economico. Ma secondo i bilanci depositati, nel 2010 l’azienda ha fatturato 45,7 milioni di euro circa, e nel 2011 ha registrato un giro d’affari di 56,9 milioni di euro. Se, dunque, la griffe ha raddoppiato rispetto al 2010 significa arrivare alla soglia dei novanta milioni di euro.
Facendo un salto in avanti nel 2014, invece, il marchio pensa di portare anche in oriente la sua eleganza aristocratica con un nuovo investimento in Cina, immaginando anche quali nuovi volti possano rappresentarla. “Dopo la collaborazione con Rita Ora, penso a Beyoncé – ha concluso Carra – che ha già vestito Emilio Pucci durante la cerimonia di insediamento di Barack Obama’’. Continua intanto il progetto di espansione globale della griffe. Nel novembre scorso, il brand aveva scelto la Grande Mela come prima tappa, aprendo un flagship store di 250 mq in Madison Avenue, la sua più grande boutique al mondo e la prima con il nuovo concept di “boutique-palazzo” elaborato da Peter Dundas. Dopo la prima tappa newyorkese, dunque, il passo successivo sarà ”l’apertura di un negozio a New Delhi e di due in Russia nel giro di un mese -ha spiegato Carra- mentre entro l’estate ne abbiamo previsto uno a Parigi e uno a Roma“. È ancora in cantiere invece il progetto di una boutique a Milano” in via Montenapoleone – ha precisato Carra – ma a questo punto se ne parlerà nel 2014″.