Vendite globali in crescita nel 2012 per Vertu, il gruppo di telefonia mobile alto di gamma recentemente passato sotto il controllo del fondo EQT VI dopo la cessione da parte di Nokia. Il marchio ha archiviato l’ultimo esercizio fiscale con un giro d’affari di 280 milioni di euro, in crescita del 3,6% rispetto al 2011. Un risultato che il management del gruppo ha definito di cruciale importanza. “Sono lieto di poter annunciare un ulteriore aumento anno su anno del nostro fatturato”, ha dichiarato il presidente e amministratore delegato di Vertu, Perry Oosting, “è un dato che impressiona, perché l’incremento riguarda un periodo in cui l’azienda non ha lanciato sostanziali prodotti sul mercato, e in cui particolare attenzione è stata dedicata agli elementi operativi del nostro business in seguito all’acquisizione da parte del gruppo EQT”. Il 2013 segna invece il debutto di una novità firmata Vertu: il primo smartphone del marchio ad usare il sistema operativo Android. Il modello Vertu TI, come precisato dal gruppo, fa parte di un preciso piano di sviluppo con l’obiettivo di garantire che la tendenza di crescita prosegua nei prossimi anni. Nel dettaglio, la novità in casa Vertu si caratterizza per l’esclusività dei materiali: oltr alla scocca in titanio, è realizzato in pelle di vitello o coccodrillo mentre per lo schermo è stato usato un unico pezzo di cristallo zaffiro da 3.7 pollici antigraffio e il cuscinetto auricolare e i tasti frontali sono realizzati in ceramica. Un rubino è invece stato applicato sul tasto Vertu laterale per l’accesso ai vari servizi del marchio.