Alessandro Benetton ha presentato ieri a Parigi, nello store in boulevard Haussman, la nuova campagna United colors of Benetton per la prossima primavera-estate che giocherà sui colori che hanno fatto la storia del brand da 2,03 miliardi di euro di fatturato 2011.
Il presidente di Benetton Group ha confermato la difficoltà di un anno come il 2012, in cui il gruppo “ha accusato una sofferenza di più di qualche punto percentuale”. Il brand, presente in 120 Paesi con una piattaforma distributiva in franchising per il 75% e in retail diretto per il restante 25%, ha nell’Italia il 50% del proprio giro d’affari, e in Spagna un’altra buona fetta del mercato. Due aree che hanno risentito in maniera non indifferente del calo dei consumi dovuti alla congiuntura economica. L’ultima trimestrale prima del delisting avvenuto nel 2012, indicava ricavi per il periodo gennaio-marzo a 428 milioni, in leggera flessione rispetto ai 453 del primo trimestre del 2011 che, come esercizio fiscale, si era chiuso sopra i 2 miliardi. Nonostante tutto, Benetton rilancia sulla moda, grazie anche ai buoni risultati già registrati in mercati come Russia, Messico o Turchia e ai progetti per il futuro su India e Corea, oltre a Turchia, Centro America e Russia dove si focalizzerà a breve il gruppo.
La campagna è firmata da Giulio Rustichelli, giovane fotografo formato a Fabrica, laboratorio creativo di casa Benetton, che ha immortalato nove personaggi arrivati alla moda da percorsi di vita intensi (c’è lo chef urugayano, la modella profuga, il modello diversamente abile e quello transessuale), volti ideali per l’intento del gruppo di creare un adv che coniughi moda e impegno pubblico.